Maspalomas Pride 2026 – Un punto di svolta da costruire insieme
Published: 07.06.2025

Come associazione LGBTQ+ con radici nel cuore della vita queer di Gran Canaria, GLAY (Gay and Lesbian Associates of Yumbo) ha svolto un ruolo centrale nello sviluppo del Maspalomas Pride fin dall’inizio. E guardando al 2026, anno in cui ricorrerà il 25º anniversario sia del Pride che della nostra associazione, riteniamo sia il momento di parlare apertamente – e in modo costruttivo – del futuro di questo evento.

Un recente articolo di Canarias7 riporta che l’attuale organizzatore a struttura semi-commerciale starebbe valutando la possibilità di ridurre la durata del Pride, a causa del calo delle sponsorizzazioni e di difficoltà organizzative crescenti. Dal nostro punto di vista, questo non è un episodio isolato, ma il sintomo di una realtà più profonda: un distacco progressivo tra l’organizzazione del Pride e la comunità che dovrebbe rappresentare.

Da evento comunitario a concorrenza commerciale?

Negli ultimi anni, molti eventi ufficiali del Pride sono stati spostati fuori dal Centro Yumbo — un luogo che per decenni è stato il cuore culturale, sociale ed economico della comunità LGBTQ+ di Maspalomas. Allo stesso tempo, il programma sulla scena principale del Yumbo è stato significativamente ridotto. Assistiamo a una trasformazione: da un evento inclusivo e accessibile a una programmazione frammentata e sempre più orientata al profitto.

Eppure, si continua a chiedere alle imprese LGBTQ+ del Yumbo di sponsorizzare un evento che non le include più pienamente, e con cui ora si trovano persino in concorrenza. Questo modello non è sostenibile né equo.

Il ruolo di GLAY – ieri e oggi

GLAY ha fondato il Maspalomas Pride nel 2001 con una missione chiara: promuovere visibilità, unità e orgoglio per la comunità LGBTQ+. Abbiamo organizzato il Pride fino al 2015. Da quando l’organizzazione è passata a una struttura semi-commerciale, abbiamo offerto ogni anno la nostra collaborazione e competenza – sempre senza risposta.

Ora, con l’avvicinarsi del 25º anniversario nel 2026, ribadiamo pubblicamente la nostra disponibilità a contribuire in modo attivo.

«L’attuale organizzatore si sta allontanando sempre di più dalla comunità LGBTQ+ e dalle attività che hanno contribuito a costruire questo Pride. GLAY ha offerto il suo supporto per anni – sempre in modo sincero, ma sempre senza successo. In occasione di questo doppio anniversario, diciamo chiaramente: siamo pronti a condividere la nostra esperienza. Ma questo evento deve tornare alla comunità.»
André van Wanrooij, presidente di GLAY

La nostra proposta: non tornare indietro, ma andare avanti insieme

Non chiediamo di tornare al passato. Il Pride deve evolversi. Ma questa evoluzione deve essere guidata da valori condivisi, partecipazione locale e inclusione reale. È il momento di ripensare la struttura e la direzione dell’evento – insieme.

Ciò significa coinvolgere attivamente persone LGBTQ+ locali, associazioni e imprese queer nel processo decisionale. Significa creare uno spazio per le diversità. Significa riconoscere che il Pride non è solo un’occasione economica – è un’espressione di identità, visibilità e resistenza.

Il 2026 può essere un nuovo inizio

Il 25º anniversario non è solo una celebrazione. È un’opportunità per riflettere, correggere la rotta e ricostruire la fiducia e la partecipazione intorno a un evento che nasce dalla – e per la – comunità.

GLAY è pronto. Pronto ad ascoltare. Pronto a contribuire. Pronto a costruire, insieme alla comunità, un Pride autentico, inclusivo e fedele alle sue origini.

Facciamo del 2026 un vero punto di svolta.
Riportiamo il Pride alla comunità.

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